Da qualche anno anche in Italia il mese di febbraio si apre con una significativa iniziativa, la Giornata dei calzini spaiati, celebrata il primo venerdì del mese. Questa festa è nata grazie ad una divertente proposta di una maestra di Udine che, invitando docenti e alunni ad indossare durante questa giornata calzini diversi tra loro, ha voluto creare un’occasione di sensibilizzazione verso ogni tipo di diversità, dal colore della pelle al paese di origine, passando per ogni forma di disabilità. Il messaggio di fondo, che si cerca di trasmettere soprattutto ai giovani, è che ogni essere umano è unico nel suo essere, appunto, diverso, e proprio per questo irripetibile e indispensabile per arricchire tutti coloro che lo circondano. Il simbolo dei calzini spaiati è stato scelto per trasmettere il valore della nostra irripetibilità che diviene ancora più preziosa se in sinergia con quella del prossimo; rimanendo da soli nella propria unicità, i calzini spaiati rischiano di perdere la loro vera essenza, ma in realtà possono comunque essere accoppiati con calzini di altri colori e fantasie per svolgere ugualmente la propria funzione in modo efficace. Per celebrare in modo divertente questa festa alcuni alunni della nostra scuola hanno partecipato ad un laboratorio, curato dal gruppo di Inclusione, durante il quale si sono cimentati nella creazione di un teatrino e delle marionette che hanno, poi, utilizzato per raccontare la storia intitolata La fiaba di Carlotta e del calzino Nino ai compagni delle classi prime e seconde di primo grado dell’Istituto. Durante le giornate di lavoro i nostri ragazzi si sono impegnati collaborando tra loro e con i docenti con responsabilità; hanno dimostrato grande interesse anche nei momenti di riflessione proposti, durante i quali sono nati importanti spunti condivisi con il pubblico ad apertura della messinscena realizzata presso l’Aula Magna dell’Istituto lunedì 5 febbraio. In tale occasione gli alunni protagonisti hanno contribuito con emozione a lanciare ai presenti il messaggio “Siamo tutti unici e splendidamente irripetibili”.