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Progetto “CIAK”

CIAK...
Un processo simulato per evitare un vero processo “FUORI CLASSE”

Utente Sebinter

da Sebinter

Docente

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A cura di
Caterina BERLINGIERI 

Maria DI TERLIZZI 

Francesco EBOLI 

Rosanna PIANINI 

In collaborazione con Luciano TROVATO 

Il progetto “CIAK, un processo simulato per evitare un vero processo”, arrivato alla VI° edizione, mira a prevenire ed analizzare le problematiche giovanili che le nuove generazioni vivono quotidianamente, con la consapevolezza della necessità di un ruolo attivo nella promozione della tutela della persona Minore, anche rispetto a comportamenti devianti. 

L’esperienza ha messo in luce la chiara esigenza di approfondire, soprattutto con i ragazzi, le tematiche esistenziali che ruotano intorno a quella situazione che si è portata all’attenzione del Tribunale stesso, una volta che si sia consumato un reato.
In tal senso, il presente copione, vuole porre, quale elemento principale di riflessione, ancor più del reato stesso, proprio l’esperienza di vita dei minori protagonisti, avendo come obiettivo quello di favorire un aumento di consapevolezza di tutti i partecipanti. 

Ciò attraverso:
1. L’educazione alle emozioni e la loro espressione; 

2.Un’analisi delle relazioni interpersonali;
3.Una riflessione sui sentimenti di amicizia e di rispetto reciproco tra pari.
4.Il significato della tolleranza nei confronti della diversità, quale elemento di perturbazione sia all’interno che all’esterno di sé stessi. 

Sabato 18 Maggio, 2024

Tribunale Ordinario di Catania

Nell’ambito del progetto “Ciak un processo simulato per evitare un processo vero”, gli alunni delle classi seconde dell’Istituto Gaetano Ponte di Palagonia hanno partecipato attivamente, dimostrando grande entusiasmo e impegno. La loro partecipazione ha aggiunto un valore significativo al progetto, portando freschezza e dinamismo alla simulazione.

Gli alunni delle classi seconde A, B, C e D della scuola secondaria di primo grado hanno iniziato la loro avventura con una serie di incontri formativi tenuti dai docenti Piazza Antonella Maria, Vitale Grazia, Franchina Concetta, Laura Triolo, Gaetano Interlandi e dall’Avvocata Marietta De Rango del foro di Catanzaro, esperta del settore giuridico minorile in rappresentanza dell’Associazione “Ciak.. formazione & legalità”. 

Durante questi incontri, gli studenti hanno appreso i fondamenti del sistema giudiziario italiano, comprendendo il ruolo e le responsabilità di ciascun attore coinvolto in un processo penale. La formazione ha coperto vari argomenti, tra cui:

  • Struttura del sistema giudiziario: Differenze tra diritto penale e civile, funzioni del giudice, dell’avvocato difensore e del pubblico ministero.
  • Procedure processuali: Fasi di un processo, dall’istruttoria al dibattimento, fino alla sentenza.
  • Etica e responsabilità: Importanza del rispetto delle leggi e delle regole etiche all’interno della società.
  • Successivamente, gli alunni hanno partecipato a laboratori pratici, suddivisi in gruppi per simulare le diverse parti di un processo:
  • Gruppo Difesa: Gli studenti hanno preparato le difese, studiando casi precedenti e costruendo strategie difensive.
  • Gruppo Accusa: Altri alunni hanno lavorato come pubblici ministeri, raccogliendo prove e preparando l’accusa.
  • Gruppo Giuria: Alcuni studenti hanno interpretato i membri della giuria, analizzando le prove e deliberando sulla sentenza.
  • Testimoni e Imputati: Altri hanno ricoperto i ruoli di testimoni e imputati, preparando testimonianze e dichiarazioni.

Simulazione del Processo: Il Caso “Fuori Classe”

Il culmine del progetto è stata la simulazione del processo, che si è svolta il 18 maggio presso un’aula del tribunale ordinario di Catania. La simulazione ha trattato un caso di bullismo e cyberbullismo a sfondo razziale, intitolato “Fuori Classe”. Alla presenza di docenti, genitori e alcuni rappresentanti delle istituzioni, gli studenti hanno messo in scena un vero e proprio processo penale, seguendo tutte le fasi previste:

  1. Apertura del Processo: Introduzione delle parti e spiegazione delle accuse.
  2. Presentazione delle Prove: L’accusa ha presentato le prove raccolte, mentre la difesa ha controbattuto con le proprie argomentazioni.
  3. Testimonianze: I testimoni sono stati chiamati a deporre e sono stati sottoposti a interrogatorio e controinterrogatorio.
  4. Arringhe Finali: Le arringhe conclusive dell’accusa e della difesa hanno sintetizzato le rispettive posizioni.
  5. Verdetto della Giuria: Dopo un’attenta deliberazione, la giuria ha emesso il proprio verdetto, motivandolo.

Il caso “Fuori Classe” riguardava un episodio di bullismo e cyberbullismo ai danni di un compagno di classe di origine straniera. Le accuse includevano atti di violenza fisica e psicologica, diffusione di materiale denigratorio sui social media e minacce reiterate. La simulazione ha permesso agli studenti di approfondire temi importanti come:

  • Implicazioni Legali del Bullismo: Riconoscimento delle varie forme di bullismo e delle relative conseguenze giuridiche.
  • Cyberbullismo: Analisi dell’impatto delle tecnologie digitali nel perpetuare atti di bullismo e delle leggi specifiche che lo regolano.
  • Discriminazione Razziale: Discussione sulle implicazioni etiche e legali della discriminazione razziale e sui diritti delle vittime.

Dopo la simulazione, si è tenuta una sessione di debriefing durante la quale gli studenti hanno discusso l’esperienza, riflettendo sui loro ruoli e sulle dinamiche del processo. Gli insegnanti e gli esperti giuridici presenti hanno fornito feedback costruttivo, elogiando l’impegno degli alunni e suggerendo possibili miglioramenti.

La partecipazione degli alunni delle classi seconde dell’Istituto Gaetano Ponte di Palagonia al progetto “Ciak un processo simulato per evitare un processo vero” ha avuto diversi impatti positivi:

  • Conoscenza Pratica del Diritto: Gli studenti hanno acquisito una comprensione concreta del funzionamento del sistema giudiziario.
  • Sviluppo di Competenze Trasversali: Le attività svolte hanno favorito lo sviluppo di abilità oratorie, capacità di lavoro di squadra e capacità di analisi critica.
  • Sensibilizzazione alla Legalità: I ragazzi hanno compreso l’importanza del rispetto delle leggi e delle conseguenze dei propri comportamenti.
  • Crescita Personale: L’interazione con i compagni e gli esperti ha contribuito alla crescita personale e al rafforzamento del senso di responsabilità civica.

Il coinvolgimento degli alunni delle classi seconde dell’Istituto Gaetano Ponte di Palagonia ha rappresentato un elemento fondamentale per il successo del progetto “Ciak un processo simulato per evitare un processo vero”. La loro partecipazione ha reso l’esperienza più viva e formativa, dimostrando come iniziative di questo tipo possano efficacemente educare alla legalità e alla cittadinanza attiva, preparando i giovani a diventare cittadini responsabili e consapevoli.

Possiamo affermare con certezza che il progetto rappresenta una metodologia didattica innovativa ed efficace per educare i giovani alla legalità, fornendo loro strumenti concreti per comprendere e rispettare il sistema giuridico.